A Sua Santità Bartholomaios I
Arcivescovo di Constantinopoli
Patriarca Ecumenico
È nato nel mondo il nostro Salvatore !
Con questo gioioso annuncio la Chiesa ha rinnovato, alle soglie dell’ anno di grazia 2007, la speranza incrollabile e la fede in Gesù, suo unico Signore e Salvatore. Le parole degli Angeli, nella Notte Santa: «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoria» (Lc 2,11s), indicano la via della salvezza per l’ intera umanità sofferente e incerta, in biblico tra il bene ed il male, stordita da tante voci che coprono quella essenziale, unica, sola: Oggi vi è nato un salvatore, che è il Cristo Signore.
Ringrazio vivamente Vostra Santità per gli auguri che ha voluto cortesemente inviarmi in occasione delle Feste del Santo Natale e del Nuovo Anno. La celebrazione del grande Mistero dell’ Incarnazione e della Manifestazione del Signore, come pure la «Settimana di Preghiera per l’ Unità dei Cristiani», mi hanno offerto l’ occasione per rivolgere il mio pensiero ai tanti fratelli che hanno contemplato la Nascita del Nostro Salvatore e che hanno pregato intensamente per l’ unità e la piena comunione tra tutti i cristiani.
Mi tornano alla mente gli indimenticabili momenti del nostro incontro al Fanar, dei quali ho voluto condividere la gioia con i fedeli nel corso dell’ Udienza del 21 gennaio scorso, esprimendo anche pubblicamente a Vostra Santità la mia gratitudine per l’ accoglienza ricevuta e per la toccante lettera che mia ha indirizzato, dopo quello storico evento. La gioia di trovarci insieme, di compiere gesti di fraternità e di comunione e di invocare insieme da Dio il dono della riconciliazione e della pace, hanno suscitato in molti fratelli e sorelle nella fede, che seguono con trepidazione il cammino ecumenico, rinnovata speranza di vedere realizzata quanto prima la piena unità tra tutti i discepoli di Cristo.
Assieme, in quei momenti, abbiamo avvertito la presenza spirituale del Patriarca Athenagoras, del Papa Paolo VI, del Papa Giovanni Paolo II, e del Suo Predecessore sul Trono di Sant’ Andrea, il Patriarca Dimitrios. Essi, prima di noi, sperimentando quanto è dolce stare con i fratelli, hanno anche messo in atto, con costanza e fiducia, ogni buona cosa per tendere verso la piena comunione. Non possono essere dimenticate le parole del Papa Paolo VI, all’ indomani della morte del Patriarca Athenagoras, quando, in occasione della recita dell’ Angelus Domini, ricordò ai fideli, raccolti in Piazza San Pietro, il desiderio ardente che si erano scambiati di bere allo stesso calice. Ed aggiunse, in quella circostanza : «Questo desiderio incompiuto resta la sua eredità ed il nostro impegno».
Confortato da questi indimenticabili testimoni, assieme a Lei, Santità, imploro il nostro unico Signore affinchè illumini con il dono dello Spirito il cammino che stiamo percorrendo, e ci conceda di vedere presto il giorno in cui potremo accostarci alla stessa Mensa per spezzare lo stesso Pane eucaristico e bere allo stesso Calice del Sangue di Cristo.
Con questi sentimenti, rinnovo il ringraziamento alla Santità Vostra per i graditi auguri, mentre assicuro il mio ricordo fedele e fraterno davanti al Signore.
Dal Vaticano, 13 Febbario 2007.
Benedictus XVI